venerdì 22 febbraio 2013

Anche la seconda intensa lezione è andata!

1. Oggi abbiamo capito che in fin dei conti i robot sono fatti come noi: hanno un cervello (l'unità di controllo o computer), i sensi (che nel caso dei robot si chiamano sensori), le ossa (nel caso del kit Lego Mindstorms, i mattoncini e tutti i pezzi che permettono di costruire il robot) , i muscoli (i motori) e i nervi (i cavi elettrici) che collegano il tutto.



2. Ci siamo chiesti se i robot sono intelligenti oppure no: analizzando qualche video e facendo qualche esempio abbiamo capito che un robot fa solo e soltanto quello che gli è stato insegnato. Allora la domanda sorge spontanea: come facciamo ad insegnare qualcosa ad un robot?

3. Ho allora introdotto il concetto di "programma" come sequenza ordinata di istruzioni. Abbiamo capito che i programmi si possono scrivere in tanti modi e noi ne impariamo due: come elenco di istruzioni scritte o come un "diagramma di flusso", uno schema di cui abbiamo conosciuto i simboli di base. Eccoli:


4. Ho proposto un esercizio da svolgere in gruppo. Gli alunni dovevano scrivere un programma per far fare ad un robot un ben determinato percorso delimitato da alcuni "ostacoli" (degli astucci). Il percorso cambiava a seconda del colore di uno degli astucci. Il robot sapeva fare le seguenti cose: sapeva riconoscere gli ordini impartiti, sapeva riconoscere gli ostacoli, sapeva riconoscere il colore giallo e il colore rosso, sapeva camminare diritto e girare a destra o sinistra. Ecco lo schema del percorso:



Ogni gruppo doveva prima scrivere il programma in forma di sequenza di istruzioni e poi in forma di diagramma di flusso. I bambini sono riusciti a scrivere senza difficoltà il programma nella prima forma, mentre sono incappati tutti nello stesso errore nella fase di traduzione delle istruzioni in diagramma. Ecco la versione "sbagliata":


Avete capito l'errore? Per non lasciarvi troppo sulle spine ;) , ecco la versione corretta:


Gli alunni si sono divertiti a costruire i loro diagrammi e a lavorare in gruppo, ma non vedono l'ora di cominciare a costruire "qualcosa" con i mattoncini ... dunque alla prossima!

venerdì 15 febbraio 2013

La prima lezione è stata un successo! Gli alunni hanno partecipato attivamente, ponendo molte domande e svolgendo con impegno e creatività i compiti assegnati. Ecco il programma dettagliato della lezione:

1. Abbiamo preparato l'ambiente di lavoro: abbiamo messo i tavoloni (uno per ogni gruppo di lavoro) a ferro di cavallo, abbiamo collegato il proiettore e posizionato la lavagna (sì la lavagna con i gessetti, è molto utile). Sui tavoli non c'era nulla. Gli alunni si siedono sui tavoli, divisi per gruppi secondo le indicazioni delle insegnanti.

2. Ho messo uno scatolone al centro della stanza senza dire nulla agli alunni. Lo scatolone contiene uno dei modelli di "default" costruibili con il kit Lego Mindstorms - Retail (lo stesso kit che utilizzeremo per il corso): i "robogator", ovvero un coccodrillo robot. Non dico nulla sulla scatola, aspetto che siano i ragazzi a farmi domande.

3. Mi presento e chiedo a loro di presentarsi.

4. Comincio col chiedere se sanno cos'è un robot, se ne hanno visto uno, cosa credono che sia. Qui gli alunni si scatenano con suggerimenti e definizioni che scrivo con diligenza sulla lavagna: è importante far capire loro che il loro contributo è fondamentale.

5. Chiedo a loro di preparare la "copertina" del corso: un foglio A4 su cui scrivono il titolo del corso (Robot @ School), il loro nome e disegnano il loro robot. Alla fine ognuno, alzandosi in piedi, presenta alla classe il risultato dei propri "sforzi": qui la fantasia la fa da padrona e anche questo momento è motivo di domande (ma i robot sono femmina o maschio? sono buoni o cattivi? possono funzionare a benzina? ...)

6. Spiego poi l'origine ed il "significato" della parola Robot e con l'aiuto del proiettore faccio vedere alcune foto e filmati di robot veri. Assieme li analizziamo e cerchiamo di capire in cosa assomigliano a quelli che hanno disegnato, in cosa differiscono.
Presento anche le 3 leggi della robotica di Asimov e proviamo ad applicarle ai robot che hanno disegnato e a quelli che abbiamo visto.

7. A questo punto chiedo: ma voi lo avete mai visto un robot vero? E con un po' di scena estraggo il "robogator" dallo scatolone e lo metto in mezzo alla stanza, chiedendo a qualche alunno di "interagire" con lui. L'entusiasmo è grande! Dopo un po' di "gioco" con il robottino, lo spengo e spiego loro che questo robot è fatto con il Lego che loro stessi utilizzeranno a partire dalle prossime lezioni.



8. Con l'aiuto delle insegnanti consegnamo un kit Lego Mindstorms ad ogni gruppo e, supportati dalle nostre indicazioni, facciamo aprire le scatole e lasciamo che i bambini familiarizzino con i vari pezzi. Dopo una decina di minuti, riponiamo il materiale nei contenitori Ikea che abbiamo appositamente procurato.

9. Alla fine informo gli alunni dell'esistenza di questo blog.

La lezione è finita, ma i bambini chiedono già quando sarà la prossima volta che ci vedremo. Quindi ... alla prossima!

mercoledì 13 febbraio 2013


Domani si comincia! Un'esperienza nuova (almeno per me). Saranno coinvolte due classi della scuola primaria (due quarte) in un viaggio nel mondo della robotica e della programmazione. Utilizzerò il kit Lego Mindostorsm NXT e l'ambiente di sviluppo grafico NXT-G. Gli alunni impareranno a conoscere entrambi e con essi saranno guidati a realizzare (almeno) un paio di modelli robotici. Impareranno a risolvere problemi utilizzando le "scarse" risorse a disposizione. Toccheranno con mano il frutto del loro impegno ... sarà fantastico!

Ho strutturato il "corso" in 6 lezioni di 2 ore ciascuna con cadenza settimanale. Di volta in volta  pubblicherò l'indice delle attività previste. Con l'aiuto delle insegnanti posteremo anche un resoconto delle lezioni stesse.